GIUNIANO MAIO E IL “DE PRISCORUM PROPRIETATE VERBORUM”: UN CASO LESSICOGRAFICO

           

         

La prossima videoconferenza di giovedì prossimo, 14 marzo, alle ore 18,30 sarà tenuta dal prof. Gianni Antonio Palumbo e verterà su un celebre autore dell’Umanesimo meridionale, Giuniano Maio. Verterà su un delicato argomento lessicografico in equilibrio tra il latino e l’italiano che si sta affermando con sempre maggiore precisione e con problemi sempre più problematici di dipendenza dai classici latini e greci. Il link da cui potete assistere e, eventualmente, intervenire è: https://www.youtube.com/watch?v=0-PJ4wwxBug. Per connettersi è sufficiente cliccare sul link che può essere consultato anche successivamente perché resta su YOUTUBE.

Ricostruire la biblioteca di un grammatico non è impresa agevole, specie se il grammatico in questione, Giuniano Maio, in sintonia con una temperie culturale che enfatizzava la lettura diretta degli auctores e tuonava contro la fallace erudizione di compilatori medievali, amava dissimulare la presenza nel suo scriptorium di materiali non proprio à la page. Pubblicato a Napoli nel  1475, il lessico De priscorum proprietate verborum fu edito altre cinque   volte, ben tre a Venezia, conseguendo un notevole successo su cui grava però il sospetto di plagio.